(142592-LLP-1-2008-1-NL-LEONARDO-LMP)
Verso un Prototipo Europeo per i Formatori degli Adulti
Obiettivi del Progetto:
Il progetto mira a definire, validare e disseminare un “Prototipo Europeo di Certificazione delle competenze per i Formatori degli Adulti”2 trasferibile e utilizzabile da parte di tutti i settori professionali, a partire dal mondo bancario e finanziario (stante la presenza nel partenariato di istituzioni di tale settore). Le premesse e gli obiettivi del Progetto si muovono nel quadro tracciato dalle più aggiornate ricerche europee in materia3 ed a coerenza delle previsioni e dei criteri stabiliti dall’EQF - “European Qualification Framework” (“Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente”), formalmente adottato dalla UE nell’aprile 2008.
I Partners del progetto:
Olanda
NIBE – SVV BV (Contratto)
Clemens Spoorenberg
Lussmburgo
European Banking & Financial Services Training Association Asbl - EBTN Asbl (Coordinatore)
Mario Spatafora
Italia
SCIENTER (Coordinatore Scientifico)
Claudio Dondi
ASSOCIAZIONE ITALIANA FORMATORI – AIF
Pier Sergio Caltabiano
Belgio
FEBELFIN ACADEMY VZW
Werner Abelshausen
Germania
Hochschule für Wirtschaft und Recht Berlin Berlin School of Economics and Law
Erwin Seyfried
Portugallo
Instituto de Formação Bancária – IFB
Luis Vilhena da Cunha
Durata del Progetto:
Novembre 2008 – Ottobre 2010
Le fasi del Progetto:
Il Progetto, avviato nel dicembre 2008 sta ora per entrare nella sua fase più concretamente operativa, che vede –oltre all’attivazione di una web-community composta da esperti del settore, in primo luogo i membri dell’Advisory Board, e da altri stakeholders - l’avvio della fase di validazione (“Piloting”) del Prototipo e l’elaborazione del “Piano di Trasferibilità” a livello europeo e intersettoriale. Peraltro, i deliverables prodotti nelle fasi del progetto sin qui portate a termine (State of the Art Report on existing qualifications and competence frameworks for adult trainers in Europe; Competence Framework; European Qualification Prototype and Methodological Guidelines) costituiscono le premesse concettuali, metodologiche e applicative per gli sviluppi futuri del progetto. Gli obiettivi del progetto e i deliverables sono inoltre stati oggetto di confronto ed elaborazione in occasione di due specifici incontri (“Concertation Seminar”, svoltisi rispettivamente a Roma a fine marzo 2009 e a Lisbona a fine gennaio 2010) tra i Partners, i componenti dell’Advisory Board e numerosi altri esperti nel campo dell’educazione permanente, della formazione e dello sviluppo delle persone, operanti nel settore bancario e finanziario come in altri settori, ma anche come professionisti indipendenti.
Il lavoro di ricognizione sistematica sui sistemi di certificazione esistenti a livello europeo e dei principali ambiti nazionali (State of the Art Report…) ha confermato la presenza di differenti sistemi e processi di certificazione delle competenze degli Adult Trainers. Tali sistemi sono infatti promossi, regolati e gestiti da attori diversi (istituzionali -statali, regionali-, professionali , di settore, accademici), sono riferiti a tipologie e profili professionali distinti di formatori. Dalla ricerca introduttiva emerge dunque l’assenza - nonostante i numerosi progetti europei in corso di cui lo State of the Art dà conto - di una identità professionale basata su un quadro di riferimento comune delle competenze – non solo tra i sistemi nazionali ma anche a livello intersettoriale di ciascun Paese. Da qui l’esigenza – cui il Progetto intende rispondere - di ricercare un consenso e criteri condivisi per la definizione di un Prototipo basato su:
Su questo Prototipo sarà condotta la fase di “piloting” e validazione e le successive azioni di “Transferibility” ed “Exploitation” del Prototipo in diversi paesi e settori economici e professionali europei (attuando sinergie con attori istituzionali e associazioni professionali, tra cui il network europeo di ETDF, la Federazione Europea che comprende le principali Associazioni operanti nel campo della Formazione e delle Risorse Umane. www.etdf-fefd.eu).
I Due Profili per il Formatore degli Adulti
The Expert Adult Trainer:
Il primo profilo individuato -denominato in atto Expert Adult Trainer- vuole riferirsi alla figura -tuttora quantitativamente preponderante nei processi formativi in ambito aziendale- dell’esperto di materie tecnico-specialistiche, sia essa interna o esterna all’ organizzazione, “full time” o “part-time”, chiamata oltre che a trasmettere contenuti pre-definiti da altri o da essa stessa elaborati, anche e oggi sempre più ad adattare i contenuti ai bisogni in continua trasformazione dei singoli individui, del gruppo, delle organizzazioni stesse. La sfida per tale figura riguarda dunque l’integrazione delle competenze specialistiche –necessarie ma non più sufficienti- con altre competenze di natura pedagogica (che attengono alla dimensione del sé come alla relazione con gli altri), organizzativa e sociale, che la rendano consapevole e capace di padroneggiare, tra l’altro, le evoluzioni dei metodi, degli strumenti e dei setting formativi, come anche la presenza sempre più frequente all’interno dei gruppi in apprendimento di individui con differenti background sociali, educativi, ecc. Sfida resa ancora più complessa non solo dalla mancanza, spesso riscontrata in tali figure, di appropriate competenze pedagogiche ed organizzative, ma anche dall’assenza in molti casi (anche per i trainer interni) di un adeguato collegamento con le specifiche funzioni aziendali che si occupano di formazione e sviluppo.
Ovviamente, la dimensione di riferimento di questo profilo è quella operativa, ovvero lo specifico setting di formazione/apprendimento (l’aula tradizionale, il laboratorio, lo stesso posto di lavoro, ecc.), e ciò a prescindere dalla cornice e dalle metodologie formative di riferimento che connotano oggi le “teaching position” (e che comprendono il “docente” tradizionale, come pure, e sempre più di frequente, altre figure professionali come il facilitatore, il coach, il counselor, ecc.)
The Adult Learning Professional:
Il secondo profilo –in atto definito come Adult Learning Professional(a seguito del Concertation Seminar di Lisbona e dei suggerimenti ricevuti in tale sede, i Partner stanno peraltro individuando una più specifica dizione)- traguarda invece una dimensione comunque progettuale e strategica, più direttamente riferita o riferibile a specifici ruoli organizzativi e gestionali interni (diversamente denominati e declinati in base ai contesti e alle dimensioni aziendali, quali, solo a titolo di esempio, Training Project Manager/Leader, Methodologies and Contents Designer, Process Tutor/Designer, etc.), di norma in possesso di una sfera ampia e definita di responsabilità e comunque collegati, quando non appartenenti, alle tipiche funzioni Formazione/Human Resources/Sviluppo Organizzativo, ecc.. Anche qui rileva dunque, e con più forte evidenza, la necessità di quel mix di competenze tipicamente professionali (tecnico-specialistiche), pedagogiche, organizzative e sociali. I compiti e le competenze richieste afferiscono infatti a diverse delle posizioni professionali richiamate dalla ricerca ALPINE: di “Management” (che comprendono anche le funzioni di valutazione e controllo), “Programme Planning” (anche in collaborazione con stakeholders esterni, e che includono anche il controllo di qualità dei programmi), “Media Use” (ad esempio in relazione alla “cooperazione con gli esperti ICT”).
Peraltro, nell’individuazione delle Core Competences di ciascun profilo il focus è stato rivolto alle cosidette “Specific competences”, ovvero alle competenze richieste “per portare a compimento specifiche attività” (fatte salve le necessità e le peculiarità di singoli settori o contesti formativi), ma enucleando anche le competenze trasversali propedeutiche - comprese quelle di natura relazionale e manageriale-, comunque declinate rispetto al mondo dell’Adult Learning.
Per ogni Core Competence individuata le griglie prevedono il dettaglio della “Key-activities” dei “Key-Performance factors” e l’analisi della competenza nelle tre distinte dimensioni del “Knowledge”, delle “Skills” e delle “Attitudes” (che saranno anche declinate, a cura dei Partner specializzati, nell’ottica del settore bancario e finanziario).
La fase di Piloting:
La fase di “piloting” vedrà coinvolti in contemporanea tutti i Paesi Partner e utilizzerà principalmente la metodologia dei “Focus Group”, che prevede il contributo di esperti nazionali di diverso background professionale, aziendale, accademico e sarà poi integrata da specifiche attività svolte attraverso il web.
Gli esiti della fase di Piloting saranno poi adattati nella fase di validazione conclusiva (prevista entro il mese di giugno 2010) ed in vista delle successive fasi di trasferibilità, in funzione delle specifiche esigenze nazionali e/o di settore economico.
QUADULTRAINERS Final Conference
La Conferenza Finale in cui è prevista la presentazione ufficiale del prototipo europeo del Formatore degli Adulti si terrà ad Amsterdam il 20 Ottobre 2010
Eventi:
20 Aprile 2010, ABIFormazione, Palazzo Altieri, Roma 4 Maggio 2010, BNL BNP Paribas, P.le Agricoltura n.24, Roma 8 Maggio 2010, ETDF incontro 23 Giugno 2010, Workshop, Milano 6 Ottobre 2010, Workshop, Milano